Legio M Ultima di I Demiurghi.
Sfida all’impero
Sotto l’imperatore Diocleziano viene costituita una nuova legione segreta, a cui vengono affidati i compiti più ardui e misteriosi: la corte XII è costretta a gestire e combattere uno dopo l’altro eventi sempre più oscuri e minacciosi, che celano una fitta trama intricata. Infatti, tutti i personaggi della trilogia non sono altro che pedine in mano a due giocatori che si sfidano a una partita a scacchi, per determinare le sorti dell’impero. Tuttavia divinità e forze sovrannaturali cominciano a intervenire, scombinando ogni volta le mosse dei due sfidanti. La protagonista è Azia Medea, assoldata nella corte per le sue conoscenze da sapiente, accompagna in modo freddo e distaccato gli altri membri ed è costretta a mantenere un orribile segreto: la spada che porta sempre con sé la lega alla furia di Platone, serva del dio degli Inferi. Perciò, lei stessa potrà essere la mossa vincente.
Il racconto è avvincente e i personaggi ben definiti: ognuno ha il proprio carattere e il proprio ruolo all’interno della storia, però la lettura non è molto scorrevole a causa dei repentini cambi di punti di vista e da alcuni passaggi poco chiari nella struttura della trama in sé. Inoltre non ho proprio apprezzato la continua violenza descritta, specialmente sulle donne: per sensibilità personale alcune parti non le ho lette volentieri. Eppure lo stile di scrittura mi è piaciuto tanto che ho iniziato a leggere un altro libro della Legio M Ultima senza esitazioni.
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